Siamo all’hangar bicocca, un’istituzione culturale nata dalla riconversione di uno stabilimento industriale che coniuga ricerca e sperimentazione. Ci accoglie con un’opera di Fausto Melotti. Una simbolica soglia. La Sequenza. I Sette palazzi celesti rappresentano il punto d’arrivo dell’intero lavoro dell’artista e sintetizzano i suoi temi principali proiettandoli in una nuova dimensione fuori dal tempo: essi contengono in sé, infatti, l’interpretazione di un’antica religione (quella ebraica); la rappresentazione delle macerie dell’Occidente dopo la seconda guerra mondiale, la proiezione in un futuro possibile da cui l’artista ci invita a guardare le rovine del nostro presente. Ciascuno dei sette palazzi celesti termina con elementi strutturali di coronamento ed è caratterizzato da particolari decorativi che variano a seconda del soggetto della singola torre. Nel silenzio dell’hangar trova spazio un’istallazione audiovisiva lunga circa 40 metri del tedesco Carsten Nicolai. Unidisplay un’opera in cui l’autore rende percepibile il suono in modo ottico. Estetica minimale. Variazioni bianco e nero. Sonorità. Astrazione e infinito.
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